ll mercato auto è in crisi. A marzo 2019 immatricolazioni giù del 10% : il bilancio trimestrale chiude così con un passivo del 6,5%.
L’ecobonus? Non pervenuto, anche perché a dispetto dell’entrata in vigore manca il relativo decreto attuativo, nè è ancora stata inaugurata la piattaforma telematica necessaria a richiedere gli ecoincentivi.
Leggera la flessione degli acquisti tra i privati (-1,6%), più serio invece il calo della domanda “business”: il noleggio perde il 13% (-19,2% il breve termine, -7,2% quello a lungo termine), le società il 25,3%.
Vittima sacrificale per eccellenza è tuttavia anche a marzo l’alimentazione diesel: andati in fumo oltre 1/4 dei volumi, ora la quota di mercato è ferma al 45,2% del totale.
Ne approfittano in parte le auto a benzina, in crescita del 10% in volumi e al 41,2% di share. Bene anche il Gpl (+2,7%) e le vetture ibride (+35,1%), ora al 5,3% di quota. Le elettriche? +42,1% e 0,3% di rappresentatività, mentre flette in modo consistente il metano sia nel mese, sia nel trimestre, fermandosi a rappresentare l’1,4% del venduto.
Calo a doppia cifra per tutte le carrozzerie in cui è suddiviso il mercato, fatta eccezione per i soliti crossover, che a marzo crescono del 17,5% e si portano al 33,2% di market share.
Uno sguardo infine alle performance per marca: FCA perde il 19,5%, Ford il 20,8%, mentre limitano i danni sia PSA (-2,7%), sia Gruppo Volkswagen (-1,9%). In controtendenza Gruppo Renault (+11,6%) e Gruppo Toyota (+1%).
Tra i singoli modelli, sempre in testa Fiat Panda (13.834 unità) seguita da Lancia Ypsilon (6.080) e Renault Clio (4.804). Giù dal podio per un soffio Fiat 500X (4.662), mentre si segnala lo straordinario exploit di Dacia Duster, quinta auto più venduta a marzo 2019 con 4.519 unità.