Le dimensioni delle auto stanno aumentando di un centimetro ogni biennio, una tendenza spinta in particolare dal crescente numero di SUV. Questo incremento dimensionale presenta varie problematiche per la sicurezza, la gestione degli spazi urbani e l’impatto ambientale, come evidenziato da un recente studio di Transport & Environment (T&E).
Nel 2023, la larghezza media delle nuove auto ha raggiunto i 180,3 cm, rispetto ai 177,8 cm registrati nel 2018. L’incremento delle dimensioni avvicina i veicoli personali alle dimensioni massime degli autobus e camion, fissate a 255 cm, intensificando la pressione sugli spazi urbani limitati e compattando i parcheggi su strada.
Particolarmente a rischio sono le città europee, dove circa metà delle nuove auto vendute supera la larghezza di 180 cm, il minimo spazio di parcheggio standard in metropoli come Londra, Parigi e Roma.
Città come Parigi stanno considerando misure come l’aumento delle tariffe di parcheggio per i SUV, con una decisione prevista tramite referendum cittadino. Queste iniziative mirano a disincentivare l’uso di veicoli eccessivamente grandi, che complicano la circolazione e la sosta in aree densamente popolate.
L’aumento delle dimensioni dei veicoli non è solo un problema di spazio: impatta significativamente anche la sicurezza stradale. Veicoli più grandi tendono a causare danni maggiori negli incidenti stradali e occupano spazio vitale per ciclisti e pedoni. Inoltre, il design più grande e più alto delle auto moderne aumenta il rischio di incidenti fatali con pedoni e ciclisti.
Dal punto di vista ambientale, l’incremento delle dimensioni delle auto va contro gli sforzi di riduzione delle emissioni di CO2. Nonostante le innovazioni tecnologiche, il crescente volume e peso delle auto nuove annullano i benefici ottenuti da motori più efficienti.
Per Andrea Boraschi, direttore di T&E Italia, l’espansione delle dimensioni delle auto è una problematica per l’Italia, con le sue città storiche non progettate per accomodare veicoli di grandi dimensioni. La necessità di spazio aggiuntivo per le auto significa meno spazio per le persone.
La ricerca di T&E suggerisce ai legislatori europei di considerare di limitare la larghezza massima delle auto nelle future revisioni legislative, per facilitare una transizione verso città più sostenibili e accoglienti per ciclisti e pedoni.
La direzione presa dalle normative e dalle politiche urbane nei prossimi mesi sarà cruciale per determinare se le città del futuro saranno dominate da veicoli grandi o se potranno invece evolversi verso un ambiente più verde ed accessibile.