Il convegno di giovedì 12 settembre a Milano ha chiarito come l’auto aziendale sia un importante strumento di lavoro e un benefit apprezzato, disegnando un quadro del valore fiscale della vettura al netto del contributo richiesto e dell’incidenza rispetto alla retribuzione del dipendente.
“Il reddito di lavoro dipendente è costituito da tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d’imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro”
Ciò sta a significare che tutto quello che viene dato al lavoratore ha rilevanza a livello fiscale, benefit compresi.
Uno dei casi in cui si deroga è quello dell’auto assegnata in uso promiscuo. In questo caso si applica una regola forfettaria:
Per motocicli e i ciclomotori concessi in uso promiscuo, si assume il 30 per cento dell’importo corrispondente ad una percorrenza convenzionale di 15 mila chilometri calcolato sulla base del costo chilometrico di esercizio desumibile dalle tabelle nazionali che l’Automobile club d’Italia deve elaborare entro il 30 novembre di ciascun anno e comunicare al Ministero delle finanze che provvede alla pubblicazione entro il 31 dicembre, con effetto dal periodo d’imposta successivo, al netto degli ammontari eventualmente trattenuti al dipendente
Tuir, art.51, comma 4
Quindi il benefit imponibile è dato dalla tariffa Aci della vettura assegnata meno il contributo del dipendente (se previsto) Iva inclusa.
Il fringe benefit ha natura forfettaria e quindi prescinde dai km percorsi e dai costi già compresi nelle tariffe Aci (carburante, pneumatici, manutenzione, assicurazione, ammortamento, etc.) è stabilito su base annua ed è disposto sul cedolino. In casi di assegnazione durante l’anno in corso bisogna procedere con un ragguaglio.
La prima differenza è fra le auto assegnate al singolo dipendente e quelle condivise, che hanno una fiscalità diversa.
Non c’è invece nessuna differenza fiscale a seconda che le auto siano noleggiate, in leasing o a noleggio.
Le auto in pool hanno regole di deducibilità penalizzanti: i costi deducibili sono solo al 20%, molto poco rispetto ad altri Paesi come Germania e Spagna (con deducibilità al 100%). Oltre a questo, c’è un tetto massimo fiscalmente riconosciuto di 18.000 euro in caso di acquisto e di 3.600 euro nel caso di canone annuo di noleggio.
Se le auto sono assegnate le regole di deducibilità sono migliori: 70% e senza un tetto al costo massimo di acquisto dell’auto. L’assegnazione deve avvenire per la maggior parte del periodo di imposta e deve risultare da idonea documentazione (dal contratto di assunzione o dalla lettera di assegnazione).
Per ricevere un preventivo senza impegno e noleggiare la tua con City-Rent, compila il form di contatto
Preferisci parlare direttamente con qualcuno?
SCRIVICI SU WHATSAPP!
I nostri consulenti sanno come venirti incontro! Chiamali subito per trovare insieme la soluzione di mobilità perfetta per le tue esigenze!